Sviluppare un progetto così delicato ed importante mi ha messo a dura prova.
Tutti noi abbiamo visto documentari, film, foto e letto libri; ne abbiamo parlato, ne abbiamo sentito testimonianze dirette, ma nulla è paragonabile ad entrare, in punta dei piedi, in questi luoghi della memoria.
Il timore di disturbare, di mancare di rispetto, poi l’occhio cerca degli angoli nascosti, vieni attratto da spazi vuoti e cerchi di immaginare quale dramma si sia compiuto in quello spazio.
Io questi spazi li vedevo in bianco e nero, ma per prendere un pò di fiato qualche scatto è a colori.
Vi chiedo di accedere a questa galleria in punta dei piedi, così come ho fatto io, grazie.
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